, a proposito del personaggio di Pino Barilari in «Una notte del '43» : cfr. G. BASSANI, «Laggiù in fondo al corridoio», cit., p. 941. 30 «Laggiù in fondo al corridoio, pp.941-942

, La parola dà fastidio a Bassani per via della sua concezione «transgenerica» della letteratura. Cfr. «In risposta (VII) Un'intervista inedita (1991)», cit., p. 1347: «[?] direi che è ora di finirla con questa distinzioneche può anche essere utile, a patto, però, di non crederci troppo -, tra narratori, poeti, teatranti, saggisti, eccetera, vol.32, p.1347

, Sono tre dei sei concetti ritenuti da Italo Calvino in quanto valenze fondamentali della narrazione, nelle Lezioni americane del, 1985.

«. Lo-stesso-bassani-dichiarava-in, Meritare" il tempo» [1979] che ogni suo libro [?] è nato dall'altro per somiglianza, per antinomia, p.169, 2003.

A. , come si è visto in «Ultime notizie su Bruno Lattes» -sono ricorrenti nei libri del Romanzo di Ferrara : si pensi per esempio all'evocazione del suono del campanile di piazza (nel Giardino dei Finzi-Contini, ne L'airone, e anche nel sogno del signor Buda della seconda delle «Due fiabe

, Si veda l'intervista di Bassani con Anna Dolfi dove l'immagine dei «diaframmi temporali» è introdotta dall'autore stesso: Anna DOLFI, cit, pp.16-17

. Verso-un-borgo-d'obliqui-camini-fumiganti, erba madida della sgombra pianura, emergi tu e ti dilegui. Vengono per l'aria scura angeli in tuta azzurra, a sciami, p.39

, Alcuni dei personaggi di Bassani vengono anche rivendicati in quanto alter ego dal narratore e identificabili con lo statuto di personaggio-uomo. Nel rapporto del personaggio ai paesaggi della storia raccontata, le percezioni sensoriali (odori, immagini, sensazioni diverse riferite nei frammenti de L'odore del fieno) restituiscono quel «tremito del tempo» 40 che permette di dare vita alle vicende narrate. È qualcosa che ritroviamo nei testi dell'Odore del fieno, ed è un processo che appunto smorza un poco l'aspetto frammentistico di questi testi: un po' come se qui l'autore avesse operato come il pittore che in un quadro meno organizzato, più abbozzato, riesce comunque a comunicare l'essenziale della sua tecnica (si sa che Bassani aveva una grande ammirazione per l'altro suo maestro spesso evocato, Roberto Longhi) 41 . Se si può considerare L'odore del fieno come una serie di appunti, questi appunti dicono molto sulla tecnica soggiacente ai racconti, brevi o lunghi, dell'autore ferrarese. Essi riferiscono qualcosa della geometria inerente al suo narrare, che consiste a dar vita a un quadro, uno scenario, un'immagine di partenza (la fotografia all, La vertigine del tempo è generata dalla distanza che s'instaura tra narrazione e narrato, tra i personaggi e il narratore

, dove viene ribadita più volte la figura del poeta che torna dal "tempo dei morti" per testimoniare presso i vivi, come Geo Josz in «Una lapide in via Mazzini» (Bassani stabilisce un legame tra sé e il personaggio Geo Josz anche nella poesia, Si rinvia anche qui a «In risposta» (VI e VII)

J. , L. Et-le-néant, ;. Gallimard, and T. , 189: «Le temps de la conscience, c'est le néant se glissant dans une totalité comme ferment détotalisateur, vol.II, 1943.

G. Bassani and . Pontelagoscuro, In rima e senza, Opere, cit, Storie dei poveri amanti, p.1358

. Cfr, «l'admirable tremblement du temps» evocato da Chateaubriand nella Vie de Rancé, quando l'autore interpreta il quadro di Poussin, L'Hiver

. Cfr, In risposta (VII)», cit, p.1350

, Le vicende evocate, spesso meschine, dei personaggi, il loro evolversi nel tempo sono vestigi di tempo che il narratore mette in gioco in una vertigine del tempo, al fine di recuperare una «oggettività del tempo»: [?] il mio sforzo è stato, ed è, quello di recuperare attraverso un tempo di tipo proustiano -soggettivo, pensatol'oggettività [?] Allora è per questo motivo che cerco disperatamente di dare fondo all'io e, al tempo stesso, di collocare l'io in una dimensione oggettiva, storicistica

. Invisibili, più degli altri) che non hanno acquisito (ad eccezione, ovviamente, di Bruno Lattes e dello stesso narratore) lo spessore, comunque sovente fragile e problematico 43 , di quelli che appaiono in Dentro le mura: ma possiedono ancora quella caratteristica «oggettività del tempo» concessa loro dalla poetica di Giorgio Bassani. Gli episodi di vita -in sostanza si tratta di una serie di vite brevi o «minuscole», di «uomini non illustri» 44 -dei personaggi nell'Odore del fieno sono come delle porticine aperte su un passato che sempre più s

. Queste-«fotografie»-o-«sinopie, 45 che Bassani ha lasciato in chiusura alla sua opera hanno comunque come intento di permettere di percepire (sono sempre fatti costruiti su delle percezioni che ci offre il narratore) frammenti di spazio e di tempo, che altrimenti sarebbero perduti

, Si può trattenere il passato soltanto tramite un'immagine che nasce e svanisce per sempre nell'attimo stesso in cui si offre alla conoscenza, vol.46

L. Di and G. Di, Ferrara sembra sempre quella che Walter Benjamin proponeva all'inizio del saggio «Il narratore (considerazioni sull'opera di Nicolaï Leskov)», vale a dire permettere in extremis di «mantenere la facoltà di scambiare delle esperienze» 47 e dunque delle percezioni. Infatti, nell'ottica di Benjamin, il racconto [?] non mira a trasmettere il puro «in sé» della cosa, come un'informazione o un resoconto [ma] immerge la cosa nella vita stessa del narratore e da questa vita poi la ritira. Il narratore imprime il suo stampo al racconto, come il vasaio lascia sulla coppa

L. E-in-sostanza and G. Bassani, in quanto nel suo ultimo libro di narrazioni Bassani intende, come in tutta la sua opera in prosa e in versi, «restituire la vita» 49 , in una serie di scatti da ricollegare alle altre prose. Così, il libro è in sostanza un altro ingresso 42 Risposta di Giorgio Bassani a Anna Dolfi, Anna DOLFI, «"Meritare" il tempo, pp.170-173

. Cfr and F. Giulio, dove vengono menzionati Pierre Michon (Vies minuscules, 1984) e Giuseppe Pontiggia (Vite degli uomini non illustri, pp.117-127, 1993.

P. L'espressione-È-usata-da-piero, edizione del 2014 dei Racconti, diari, cronache (1935-1956) già evocata, a proposito dei primi scritti di Giorgio Bassani

B. Walter, ». Sur-le-concept-d'histoire, and V. , Écrits français, Gallimard, p.334, 1940.

. Si, P. Sergio, «. Della-poesia.-giorgio, and J. Bassani-e-henry, , p.83

B. Walter, ». Il-narratore, and I. , Hannah ARENDT è in affinità con questa considerazione di Benjamin quando scrive che l'esistenza «[?] non è mai, nella sua essenza, isolata; non è se non nella comunicazione e nel sapere di altre esistenze.» («Che cos'è la filosofia dell'esistenza?, Essays in Understanding, p.194, 1930.

. Ibidem, , p.204

. Cfr, G. Intervista-a, and . Bassani, , pp.128-129